LA VITA È UNA BEFFA
Daniele Parisi
Delirio sistematizzato
Cibo, amore, malattia ed esistenzialismo. Monologhi scritti sul pubblico, intrecci d’amore disperati, canzonette oscene e malinconiche. Spettacolo in continua evoluzione che sistematizza pezzi di repertorio con pezzi inediti. One man show parlato a più voci, comico suo malgrado. Una comicità disperata perché disperata è la vita che deride se stessa per non impazzire. Spettacolo punk per pubblico mezzo addormentato. Il linguaggio teatrale prova a scendere dal palco e a dialogare tra il pubblico. Non c’è niente da insegnare, semmai da disperdere, da dimenticare.
BIO DANIELE PARISI
Ragazzino timido e introverso, sin dalla tenera età gridava in faccia
a tutti gli sconosciuti fino a perdere i sensi.
Asmatico e allergico ai raggi ultra violetti (così dissero nel 1987),spesso in classe portava gli occhiali da sole: per questo motivo veniva deriso. Un talento ce l’aveva: leggeva una pagina e la imparava subito a memoria. Sua zia era convinta che fosse posseduto dal demonio. A 9 anni, insieme ad un suo compagno di classe, gira un film amatoriale con la telecamera di suo padre dal titolo Highlander 4. Nelcast c’era anche sua sorella: moriva in tutte le scene. Comincia a fare teatro al liceo, si laurea e poi si diploma in recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Fa lo scritturato e cade in depressione. Sogna di perdere i denti. Per non diventare pazzo comincia a scrivere sulla scena realizzando i suoi spettacoli. Quando va fuori dice di essere romano, anche se dentro sa di essere cresciuto tra Ciampino e Albano Laziale. Conta di morire non prima dei 70 anni, salvo complicazioni.
BIOGRAFIA PROFESSIONALE
Si diploma come attore nel 2008 all‘Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Ancora allievo, nel 2009, interpreta il ruolo di Romeo nello spettacolo di Giovanni Greco “Street Romeo and Juliet” che debutta al Festival Strabenkinder di Berlino.In teatro lavora con: Antonio Calenda, Lorenzo Salveti, Lilo Baur, Romeo Castellucci(Societas Raffaello Sanzio), Massimo Chiesa (TKC), Vincenzo Manna (Cassepipe). Debutta al Cinema nel 2009 nel film “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio e nel 2016 è protagonista nel film “Orecchie”(Festival del Cinema di Venezia, sezione “Biennale College”) del medesimo regista. Nel 2017 lavora con Matteo Botrugno e Daniele Coluccini ne “Il Contagio”.
In televisione lavora con Mattia Torre (La Linea Verticale – 2017), Michele Alhaique (Mario Francese – 2017), Eros Puglielli (Il bello delle donne – alcuni anni dopo – 2016), Renato De Maria (Il segreto dell’Acqua 2011), Stefano Vicario (Bruno e i suoi – 2009).
Dal 2011 approfondisce la sua personale ricerca teatrale attraverso la scrittura di scena realizzando gli spettacoli (2011) “Abbasso Daniele Parisi”; (2013) “Ab hoc et ab hac”; (2015) “Inviloop”.
Nel 2015 entra nel Volume “Lazio Creativo” come una della 100 realtà artistiche di rilevo nella Regione Lazio.
Nel 2016 vince il Premio NuovoImaie Talent Award come Miglior Attore Italiano Esordiente al Festival del Cinema – Venezia73.
Nel 2017 vince il Premio come Miglior Attore al Monte-Carlo Film Festival de la Comédie