EMMET RAY QUARTET
Manouche
Personaggio immaginario interpretato dal grande Sean Penn per il film di Woody Allen “Sweet and Lowdown” (Accordi e Disaccordi), Emmet Ray è “il” musicista manouche per antonomasia. Nottambulo e poetico, con la chitarra sempre in mano, una sigaretta o un whisky nell’altra ed una vera e propria venerazione per Django Reinhardt, colui che inventò il genere “jazz manouche” nella Parigi degli anni Trenta.
Ed è nel nome di Emmet Ray e quindi di fatto nel nome di Django che nasce una nuova orchestra di 8 musicisti in grado di spaziare dai tradizionali standars del genere fino alla musica italiana più attuale.
Da un’idea del cantautore swing Piji, per la prima volta alcuni tra i migliori artisti jazz manouche della capitale si uniscono in un grande progetto corale nato dalle diverse esperienze: un’orchestra elastica, da 3 a 8 elementi (2 contrabbassi, 5 chitarre, un clarinetto e una voce) da ascoltare con attenzione o da ballare sfrenatamente con swing, che saprà stupirvi con un ricco cocktail di colori e repertori diversi, con raffinatezza e allegria, con virtuosismo e passione, regalando a chi ascolta un entusiasmo davvero contagioso.
“Perché Emmet Ray? Perché è molto interessante. Per me Emmet Ray è un personaggio affascinante. Ero un suo grande fan quando ero più giovane, lo trovavo assolutamente eccezionale come chitarrista. Ed era buffo, cioè, ecco non so, forse buffo è sbagliato, diciamo che era patetico, era iperbolico, era, non so, era volgare, molto sgradevole”. [Woody Allen]
La nuovissima “Emmet Ray Manouche Orkestra” è stata ospite dell’Edicola Fiore di Fiorello, ha tenuto un grande concerto per il Festival del Jazz Tradizionale di Lanciano ed ha avuto una prima romana al Cotton Club registrando “sold out”. Da febbraio, la “Emmet” è stata resident al Vinile di Roma ed ha suonato in molti locali e in giro per l’Italia.