NON SPIEGATEMI LE POESIE CHE DEVONO RESTARE PIEGATE
Ivan Talarico
Reading di poesie con canzoni infiltrate
Le poesie non sono fatte per esistere, dovrebbero essere soltanto pensate, al massimo dette a voce, più volentieri dimenticate prima di essere finite. Invece vengono scritte, stampate e lette ad alta voce. Questo è quello che fa Ivan Talarico in questo reading: tradisce la natura intima e volatile della poesia, pescando dal nuovo libro “Non spiegatemi le poesie che devono restare piegate” e canta anche delle canzoni assolutamente fuori contesto, per confondere ancora meglio le idee. L’unica cosa che accomuna tutto è la sua presenza che conduce chiaramente e senza dubbi il filo di un discorso che non c’è. Quello che succede durante questo reading è imperdonabile. Siate presenti a negare il vostro perdono.
BREVE BIOGRAFIA
Nato sul lago di Como nell’81, cresciuto nella presila catanzarese, Ivan Talarico vive a Roma, in cerca di una via di mezzo.
Nel ‘99 fonda la compagnia DoppioSenso Unico assieme a Luca Ruocco, con cui scrive e mette in scena cinque spettacoli teatrali. Capisce che è un errore impegnarsi nel teatro, ma diabolicamente persevera. I successi sono episodici ed economicamente comici. Per sopravvivere si impegna quindi in tanti lavori diversi e quando non ci riesce muore per brevi periodi.
Scrive prolissamente brevi racconti e poesie, raccolti in due libri pubblicati da Gorilla Sapiens Edizioni.
Suona chitarre e pianoforti senza esserne veramente padrone, convinto che sia necessario non saper suonare bene almeno due strumenti.
Scrive canzoni che non lo rendono famoso, ma lo portano a vincere il premio per il Miglior Testo a Musicultura 2015, a essere chiamato come ospite al Premio Tenco 2016, a suonare in giro per l’Italia.
Spinto da Claudio Morici, col quale collabora in reading e spettacoli, scrive le canzoni onomatopeiche, che lo portano ad essere popolare tra gli incompresi.
La morte apparente ne ha agevolato l’impalpabile successo.